Stop gas dalla Russia dal 1° gennaio 2025

Stop gas dalla Russia dal 1° gennaio 2025

Kiev dice stop al gas russo

Quali saranno le conseguenze per la nostra bolletta? Scopriamo insieme lo scenario in Europa

Lo stop del gas potrebbe agitare gli equilibri di alcuni paesi europei

A partire dal 1 gennaio 2025 i gasdotti Ucraini hanno smesso di trasportare gas russo. La situazione è critica, soprattutto per le sorti dell’Europa e di quei paesi che non possono contare su altri approvvigionamenti di gas naturale, come ad esempio l’Ungheria, la Slovacchia, l’Austria e la Moldavia. 

La decisione di Kiev è stata giustificata come “mossa strategica per indebolire la Russia” ma potrebbe fare la differenza in una nuova crisi energetica europea, mettendo in seria difficoltà l’Ucraina stessa. Anche perché lo stop del transito del gas russo attraverso lo stato ucraino perde i ricavati dal passaggio del gas.

La Moldavia ha proclamato lo stato di emergenza per sessanta giorni. 

Il rischio di un crescente malcontento sembrerebbe quindi assicurato: potrebbe essere dato anche dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. 

Cosa succederà in Italia?

Già a partire dal principio del conflitto Russia – Ucraina l’approvvigionamento del gas naturale in Italia è stato diversificato. 

In Italia il gas naturale viene utilizzato anche per produrre l’energia elettrica. Quindi nel nostro caso non poter accedere al gas naturale vorrebbe dire non avere riscaldamenti e acqua calda, e neanche luce. (per scongiurare questo il passaggio all’autoproduzione di energia potrebbe essere una scelta vincente, chiedici come)

Al momento le scorte di gas naturale per il periodo invernale sono piene al 79% circa, e se la stagione non sarà fredda e lunga, non dovremmo avere particolari problemi. 

Inoltre l’Italia può accedere al gas naturale importandolo da paesi come l’Algeria e l’Azerbaigian attraverso il Trans Adriatic Pipeline (TAP), grazie alla posizione strategica al centro del Mediterraneo che non comporterebbe eccessivi aumenti di prezzo dati dal trasporto.

Cosa cambia a livello mondiale?

Gli equilibri mondiali stanno subendo dei cambiamenti, la Russia potrebbe non essere più la potenza in grado di influenzare il mercato attraverso l’energia. Rinunciare al gas naturale russo vuol dire solo una cosa: acquistare GNL dagli Stati Uniti. 

Il GNL arriva via nave (costi di trasporto) e va riconvertito dallo stato liquido (costi + tempi di processazione): potrebbe non essere più economico del gas naturale, non inquina meno, non è più facile l’approvvigionamento per molti dei paesi che non sono raggiunti via nave. 

La decisione dell’Ucraina che metterebbe in vantaggio gli Stati Uniti sulle trattative commerciali potrebbe aver trovato una chiave per spostare gli equilibri mondiali sull’approvvigionamento dell’energia.

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